domenica 8 luglio 2007

Calling planet earth...


Nella giornata di ieri è stato bello rivedere uniti Genesis e Police, ma anche i Duran Duran (davvero niente male la loro performance!), Madonna, Red Hot Chili Peppers, Beastie Boys e i Metallica, (forse una risposta alla domanda che Raf si poneva tempo fa "cosa resterà degli anni '80?"...). Questi sono solo alcuni dei quasi 150 artisti coinvolti nella campagna Save Our Selves di Al Gore per una causa mica da ridere: salvare il pianeta terra! La domanda nasce spontanea: qual'è l'impatto ambientale di questa operazione? Quanta energia elettrica è stata utilizzata, quanti rifiuti dovranno essere smaltiti, per esempio? A breve gli studiosi ci daranno un resoconto di quanti alberi sono stati abbattuti nella foresta amazzonica per far fronte a questa iniziativa, o sapremo di quanti millesimi di grado essa ha alzato la temperatura della Terra. Certo sono state rassicuranti per il nostro futuro Paola e Chiara quando hanno detto che nella loro casa quando si trasferiscono da una stanza all'altra spengono le luci (sarà poi vero?) e Simon Le Bon che ha ammesso di non essere arrivato allo stadio di Londra per il concerto con un Jet privato...ma tutto questo sarà sufficiente?
Qualcuno ha detto che è stata una giornata di buoni propositi a fronte di decenni di cattive abitudini. Perfettamente d'accordo. Ma quanti sarebbero realmente disposti a rinunciare alle propri abitudini, facendo un passo indietro per salvare il futuro della terra? Certo c'è bisogno di maggiore sobrietà (questa sconosciuta...), di maggiore consapevolezza rispetto a quelle che sono le nostre azioni quotidiane ed agli sprechi che da queste derivano...quanti in coscienza fanno una raccolta dei rifiuti differenziata, (sempre che il proprio Comune la preveda, ovviamente), quanti rinuncerebbero ogni tanto al Suv (magari una Chevrolet, sponsor di Live earth...) per salire sui mezzi pubblici o per tornare alla Graziella impolverata in cantina, giusto per iniziare? Inoltre lo stile di vita occidentale si sta diffondendo a macchia d'olio anche nei paesi di quello che una volta era il terzo mondo: India, Pakistan, Brasile, Cina...se in questi posti la popolazione raggiungesse i livelli di consumi che ci sono in Europa o negli Usa, con quali risorse potremmo farvi fronte? Siamo su un treno in corsa che pare non potersi arrestare. Non sono molto ottimista su quello sarà il futuro del pianeta in qui stiamo vivendo (e ahimè sono in buona compagnia...). Ma solo il tempo ci darà una risposta.

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