
Pare proprio che in America debbano sforzarsi ad imparare un nuovo nome italiano, quello di Marco Belinelli, prima scelta per i Golden State Warriors nell'ultimo draft Nba (campagna acquisti delle belle speranze del basket professionistico americano) e numero 18 dell'intero draft. Bé nella giornata di ieri ha fatto una prestazione magistrale nella sua prima apparizione ufficiale sui parquet d'oltre oceano, segnando 37 punti nella gara vinta contro i New Orleans Hornets nei 4o' minuti in cui coach Don Nelson lo ha tenuto in campo in questa sorta di torneo precampionato che è la Summer League. Basta dare uno scorcio sul sito della squadra di San Francisco per avere un'idea di quanto il giovane bolognese abbia impressionato gli addetti ai lavori per facilità di realizzazione ed atleticità. Si parla già di nuovo Manu Ginobili (ed il paragone mi pare azzeccato). Ok, ok, io dico è meglio andarci piano, la strada da percorrere è mooolto lunga, però Marco non ha dimostrato timidezze con il basket del nuovo mondo, e questo è molto positivo. Inoltre sembra avere le capacità e i numeri per conquistare la fiducia dell'allenatore ed evitare un futuro a scaldare la panchina dell'Oakland Arena. C'è però da dire che il talento offensivo del Nostro ha tutta la possibilità di esprimersi al meglio in un basket come quello americano in cui le difese appaiono per così dire 'blande'. Vedremo nei prossimi giorni come si comporterà il nostro campioncino e aspetteremo l'inizio della regular season per saggiare le sue reali potenzialità nel campionato più spettacolare del mondo. Ottimo notizie dunque per il basket italiano e per la nostra nazionale, considerando che un altro giovane talento è già pronto per un futuro sbarco oltreoceano...alludo ovviamente al figlio d'arte Danilo Gallinari (il padre Vittorio giocò nella Tracer Milano di D'antoni, Meneghin, McAdoo...), che a soli 18 anni è già una felice realtà della pallacanestro dello stivale.

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