lunedì 9 novembre 2009

TripHop


E finalmente è giunta l’ora: vedere dal vivo i Massive attack padri fondatori dell’ trip hop a Conegliano..., a due passi da casa, chi lo avrebbe mai immaginato? Ero molto curioso, prima del concerto la domanda che principalmente mi ponevo era questa: con che formazione si esibirà dal vivo quello che da sempre si è definito un collettivo e non una classica band, dunque un nucleo di persone (ultimamente due, 3D e Daddy G) attorno al quale ruota una moltitudine di artisti che nel corso degli anni hanno collaborato per le varie uscite discografiche? Un indizio lo trovo sul palco nel momento in cui entro nella Zoppas Arena, discretamente gremita per l’occasione (in realtà mi aspettavo un afflusso maggiore di persone, in particolare sugli spalti...) c’è un cartello con la scritta Martina Torpley Bird... è a lei, con un fascinoso vestito rosso ed una voce amaliante, che tocca aprire le danze con un set di una mezzoretta coadiuvata da un musicista-ninja poliedrico (batteria chitarra, percussioni...) ed è lei che canterà in alcuni dei pezzi dei protagonisti della serata. Apro una parentesi: per chi non la conoscesse Martina è stata la musa ispiratrice di Tricky (anche lui facente parte agli inizi del ‘wild bunch’, da cui i Massive Attack a cavallo tra gli ’80 e i 90 ebbero origine…), ha scritto e interpretato tre album, ha lavorato con gli stessi Massive Attack nell’ultimo Ep "Splitting the atom" ed ha avuto modo di mostrarci il proprio talento artistico nel corso della serata cantando e suonando alcuni dei pezzi piu famosi. Oltre a Martina, agli stessi 3D e Daddy G, si esibiscono sul palco Horace Andy (mitica voce giamaicana che da sempre collabora con il collettivo) e Debbie Miller (calda voce soul cui tocca il compito di intonare Safe from harm e Unfinished Sympathy ). A loro si aggiunge una formazione essenziale: due batterie (una acustica, l’altra elettronica), un basso, chitarra e tastiere. Il concerto è un susseguirsi di pezzi recenti tratti dall’Ep e dall’ album prossimo a venire e di successi storici (Inertia Creep, Angel, Teardrop, Future proof,Rising son, Mezzanine , Karma coma...), interpretati magistralmente dai musicisti sul palco. La musica dei Massive Attack è multiforme e cangiante, a volte dark, disturbante, carica di inquietudine e malessere, riesce ad accompagnarti in un viaggio diretto verso l’alienante periferia suburbana inglese, in altri momenti è invece capace di scaldarti ed sedurti per essere assolutamente rassicurante. Di grande effetto sono le immagini e le scritte che un muro di led luminosi ci mostra alle spalle dei musicisti durante lo spettacolo, si inizia con lo sciorinare una serie di cifre che mette a nudo le sperequazioni della società attuale, si leggono poi riflessioni sul concetto di libertà di vari pensatori (Bakunin, Rosa Luxemburg, Toqueville, JFK fra gli altri…) che evidenziano le contraddizioni del potere. Altre frasi riguardano la cronaca di questi giorni del nostro paese, in modo particolare la scritta Verità e giustizia per Stefano Cucchi viene accolta con un boato dal pubblico in sala. Di rilievo sono anche giochi di luce che accompagnano i vari momenti dello spettacolo, dalle fasi più intimistiche, ai momenti in cui la tensione si scarica in qualche assolo di chitarra o in si stempera in un loop di synth. Sono passati 18 anni da quando usci ‘Blue Lines’, ora quel suono allora futuribile è divenuto quanto mai attuale, il gruppo partito da Bristol ha conquistato il mondo ed ha segnato una generazione di musicisti e musicofili.
Me ne torno a casa soddisfatto ed emozionato. Non mi resta che godermi i video postati da qualche fan su youtube, anche questo segno dei tempi che passano, per ricordare la serata e poter dire “anch’io c’ero”.

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