
Al di là del mondo delle fiction(s) e dei vari episodi dei polpettoni natalizi che ogni anno si ripetono uguali a sé stessi cambiando solo le 'locations' (Miami, India, Nilo etc...che sbancano il botteghino a dicembre e ad onor del vero consentono al cinema nostrano di sopravvivere...) c' è un cinema Italiano con la C maiuscola, vitale, che ha degli argomenti, degli attori, registi, sceneggiatori capaci di rinverdire la grande tradizione (quella sì che c' è stata...) del nostro cinema. Estiste una serie di giovani registi (Virzì, Sorrentino, Garrone, Winspeare...) con una propria originalità di linguaggio, con un' esperienza maturata negli anni malgrado la scarsa popolarità presso il Grande pubblico. Di tutto questo si è accorta anche la giuria dell' annuale festival che si tiene a Cannes, presieduta in questa edizione da Mr. Sean Penn, che ha voluto conferire a Il divo e Gomorra due importantissimi riconoscimenti. Cose di altri tempi. Menzione particolare va fatta nei confronti dell' attore Toni Servillo che partecipa ad entrambe le opere. Ho avuto la fortuna di vederlo recitare qualche anno fa in teatro in uno spettacolo di De Filippo e mi ha stupito per la grande versalità. Ora non resta che correre tutti verso le sale del cinematografo.

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