giovedì 20 marzo 2008

Vajont



Attualmente sono impiegato come portalettere a tempo determinato (due mesi) presso l'ufficio di Longarone (BL)...Copro la zona n.5: gli abitati che servo col mio servizio sono vari, finisco a Podenzoi, una frazione di qualche decina di abitanti del comune di Castellavazzo ( si trova a più di 800 metri di altezza) . Terminata la mia giornata lavorativa scendo verso il fondovalle lungo una strada in discesa che percorro il più veloce possibile e che mi porta verso l'ufficio. Dall'altra parte della valle non posso non notare la diga del Vajont...presenza che mi inquieta e inevitabilmente mi rimanda col pensiero alla notte del 9 ottobre del 1963 in cui si è verificata la nota tragedia. Ogni volta che guardo laggiù provo una sensazione raccapricciante: non riesco a capacitarmi come un'onda enorme lì in lontananza sia potuta fuoriuscire tra quelle montagne...ma quanto grande doveva essere??!! Che forza aveva per travolgere case, strade alberi, animali, uomini e con loro storie passioni speranze, illusioni? ...è una sensazione che mi toglie il fiato...

3 commenti:

Beat ha detto...

Penso la stessa cosa pure io...

Spaceman70 ha detto...

e, se hai google earth, questo è davvero impressionante.

Chiara ha detto...

http://ilcentro.repubblica.it/dettaglio/L-Aquila-apre-gli-archivi-sulla-tragedia-della-diga/1440001?edizione=EdRegionale

http://ilcentro.repubblica.it/multimedia/home/1983453?ref=rephpsp5