Ok, lo so…ufficialmente esce il 29 aprile...ma è da un po’ di giorni che gira nel mio stereo il terzo album dei Portishead (‘Third’ appunto…). Dopo un’attesa durata 11 anni Beth Gibbon e Geoff Barrow li ritroviamo esattamente dove li avevamo lasciati: alle prese con un suono che unisce hiphop e soul bianco, pre-folk e jazz, decadenza e tensione, malinconie e nevrosi, riuscendo a trasmettere emozioni cinematiche a profusione. Questa episodio della loro carriera mi pare meno omogeneo rispetto ai precedenti, con aperture verso soluzioni cui non eravamo abituati (l’incidere ritmico di Machine Gun e The Rip, le sonorità psichedeliche fine anni ’60 di Small…per esempio). Un'attesa non vana dunque, piuttosto una

1 commento:
...ehm....aspetto una copia di questo cd....mi piacciono i portishead
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